Descrizione Progetto

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IL PROGETTO

Il problema principale è l’approvvigionamento idrico: la rete di distribuzione è praticamente assente, l’acqua viene attinta dai pozzi, dalle sorgenti o direttamente dai fiumi, le donne sono costrette a lunghi percorsi a piedi per poterla raccogliere.

Circa 1 milione di persone nella Repubblica Centrafricana non ha accesso ad acqua pulita ed è quindi più vulnerabile alle malattie: una delle soluzioni per assicurare acqua potabile sono i pozzi, che vanno a pescare nella falda più profonda, che non risente della stagione secca e offre acqua di qualità.

Nel 2007 i Padri hanno contato sul territorio 300 pozzi: di questi ben 180 sono inutilizzabili perché le pompe sono guaste.

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Beneficiari
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Villaggi: Bokongo, Baloua, Karaza.
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Impianti idrici potenziati
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Costo scavi per singolo pozzo
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Costo manodopera per pozzo

LA REPUBBLICA CENTRAFRICANA

La Repubblica Centrafricana è un paese dalla storia travagliata. Già zona di caccia per gli schiavisti arabi ed europei, nel 1884 il Centrafrica diventa colonia francese. Dopo l’indipendenza nel 1960, il potere fu assunto dal generale Bedel Bokassa, che il 31 dicembre 1965, spodestò con un golpe il presidente Dacko…

LA STORIA
IL TERRITORIO

IL CONTESTO

I PADRI CARMELITANI

Nella zona nord-ovest della Repubblica Centrafricana, operano dal 1971 i Frati Carmelitani Scalzi di Arenzano (GE), presenti in 6 missioni. Nei lunghi anni di instancabile lavoro nel paese, i Padri hanno costruito 6 dispensari, un lebbrosario, un centro per bambini denutriti, una scuola di meccanica, una cooperativa di falegnameria, 24 scuole e 10 asili di villaggio. Dalle 6 missioni raggiungono altri 120 villaggi sparsi nella savana percorrendo chilometri di piste di terra rossa. Nella Repubblica Centrafricana non esiste ferrovia, le strade asfaltate non raggiungono nemmeno i 1000 Km complessivi e alcuni villaggi sono ancora raggiungibili solo a piedi.

IL BISOGNO
L’area in cui vivono e lavorano i Padri Carmelitani è tra le più povere di tutta l’Africa: analfabetismo, malattie endemiche, mortalità infantile, precarie condizioni igienico sanitarie, carenze alimentari, mancanza di acqua potabile e di strutture affliggono i circa 102.000 abitanti, distribuiti in villaggi di diverse dimensioni.
Il problema principale è l’approvvigionamento idrico: la rete di distribuzione è praticamente assente, l’acqua viene attinta dai pozzi, dalle sorgenti o direttamente dai fiumi, le donne sono costrette a lunghi percorsi a piedi per poterla raccogliere. Circa 1 milione di persone nella Repubblica Centrafricana non ha accesso ad acqua pulita ed è quindi più vulnerabile alle malattie: la situazione, secondo le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, è ancora peggiore nelle zone in cui si fronteggiano le forze governative e i gruppi ribelli, perché la popolazione in fuga dai villaggi si nasconde nella foresta e sopravvive utilizzando acqua stagnante.
La possibilità di avere acqua pulita è alquanto remota soprattutto durante la stagione secca quando i corsi d’acqua si prosciugano e il livello della falda sotterranea scende notevolmente.

Una delle soluzioni per assicurare acqua potabile sono i pozzi, che vanno a pescare nella falda più profonda, che non risente della stagione secca e offre acqua di qualità. Si tratta di pozzi profondi dai 40 ai 120 metri, capaci di pompare dai 6 ai 10.000 metri cubi di acqua all’ora. Ogni pozzo copre il fabbisogno di 50 famiglie, per un totale di 400 persone, per l’uso domestico. Questa tipologia di pozzi ha però lo svantaggio che senza una pompa funzionante sono inutilizzabili.
Nel 2007 i Padri hanno contato sul territorio 300 pozzi: di questi ben 180 sono inutilizzabili perché le pompe sono guaste.

IL PROGETTO AZIONI E BUDGET

Il progetto “Gocce Solidali” sostenuto da Amici per la Vita ETS ha avuto inizio nell’autunno 2006 con una serie di azioni:

  • nascita ed organizzazione di Comitati di Gestione della risorsa idrica, con il compito di creare un “fondo cassa” con piccole cifre versate periodicamente da chi usufruisce dell’acqua. Il fondo cassa è creato con l’intento di dare autonomia economica ai comitati e avrà la finalità d’acquistare i pezzi di ricambio e pagare i tecnici nel caso di guasti alle pompe;
  • corsi di formazione di base per tecnici locali capaci d’assistenza e manutenzione dei pozzi;
  • campagna informativa attuata da animatori locali che di villaggio in villaggio sensibilizzano la popolazione sull’ importanza delle norme d’igiene e del corretto utilizzo dell’acqua e della gestione economica del pozzo.

Per il 2008 il progetto prevede l’avvio, a dicembre, dei lavori di costruzione di 3 nuovi pozzi presso i villaggi di Bokongo, Baloua e Karaza.

I costi previsti sono i seguenti:

I lavori prevedono la realizzazione di 3 pozzi di circa 60 metri di profondità. Il costo previsto è di circa Euro 180,00/200,00 per ogni metro di profondità. Le attività in programma sono le seguenti:

  • trivellazione;
  • installazione tubi;
  • preparazione della superficie;
  • installazione della pompa ad immersione.

Costo scavi per pozzo: Euro 12.000
Costo manodopera per pozzo : Euro 3.000
TOTALE PER 3 POZZI Euro 45.000 (15.000 x 3)

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